Chi chiede scusa alla nostra generazione?

30 anni, 100 sogni, più della metà infranti da una società che stronca con la sua durezza. Siamo una generazione che vive con la crisi, ci hanno detto che sarebbe finita presto, ancora stiamo aspettando.
C’è chi non ce l’ha fatta, una valigia in mano e tanti saluti, Svizzera, Australia, Svezia, un mondo del lavoro vero, non sulla carta, opportunità da cogliere.

Tutto ha un prezzo. La famiglia la vedi due volte l’anno se va bene, Skype diventa il tuo migliore amico, vivi su WhatsApp, sei perennemente connesso per cercare di sentire vicina una persona lontana migliaia di chilometri.
Non hai avuto scelta, la tua dignità meritava rispetto, hai guardato per anni i “tuoi” politici farsi tronfi con promesse di cambiamento, per un attimo ci hai anche creduto, hai aspettato, hai bussato alle porte, ti sei dato la colpa inutilmente, cosa stavi sbagliando?

1 sogno, ne hai avuto sempre uno, forte, hai lottato al massimo per realizzarlo. Disposto a tutto ma non a vendere la tua anima o a dare altre parti anatomiche al diavolo. Eppure ti hanno detto che così, forse, avresti raggiunto il tuo obiettivo, un piccolo sacrificio per un grande traguardo. Hai riso amaramente, tu che credevi che il sacrificio fosse alzarsi ogni mattina presto per selezionare offerte di lavoro e mandare curricula.

Sei nato in una famiglia umile che ha provato a darti tutto: educazione, buoni studi, un trampolino di lancio perfetto, il mondo del lavoro è ora un tuo affare, devi combattere, sgomitare. Non ti puoi rimproverare nulla, hai titoli ma ti chiedono subito esperienza, hai esperienza ma vogliono un giovane da “non pagare” in stage. Adesso cerchi un lavoro, uno qualsiasi, punto, il bambino che hai a casa deve pur mangiare.

Hai un bel rapporto con la tua famiglia, un’armonia meravigliosa, una ragazza stupenda, che bella la vita! Un percorso universitario brillante, un talento cristallino, ti laurei e comincia l’angoscia. Puoi lavorare solo fuori, chilometri di distanza per esaltare il tuo talento, contagocce per famiglia e fidanzata, che fai? Perché sei costretto a scegliere?

La crisi sta passando e tu hai ancora fiducia nella tua terra, ti dicono che è tutto ok, loro che con faccia tosta si sono mangiati tutto il pezzo migliore lasciandoti solo l’osso.
Si sono abbuffatti, pensando al presente, calpestando il futuro, si sono goduti la polpa migliore con egoismo eccellente, navigano nel mare calmo delle pensioni d’oro mentre tu lavorerai (forse) in un posto che non ti piace (nella maggior parte dei casi) fino all’ultimo giorno della tua vita.

Hanno ammazzato i nostri sogni, ci hanno umiliato e proveranno a farlo anche con gli altri che verranno dopo. Ora fanno i finti pentiti, mettono una mano al cuore che non hanno e parlano di noi senza averne il diritto.

Chi chiede scusa alla nostra generazione?