“Piango ma sembro invisibile”

Che meravigliosa giornata, come tutte del resto, ogni occasione è buona per sorridere, per divertirsi, per camminare qua e là, quanti giochi poi, ogni giorno riserva delle sorprese!

Ho giocato col mio amichetto, adesso coi nonni, la mia casa è sempre piena di persone e io la adoro, non mi stanco mai, non posso stancarmi a quest’età.

Tutto bello, bellissimo, fino al momento in cui cala il sole, arriva la luna, il buoi ed il buio non mi è mai piaciuto.

Mamma e papà sono insieme, finalmente, lavorano tanto, forse troppo, la sera li ho accanto entrambi ma succede sempre qualcosa che rovina tutto.

Parlano tra di loro e mi escludono, mi considerano troppo piccolo, pensano che io non capisca nulla.

La loro voce aumenta sempre più di volume e io comincio a tremare dentro, non voglio che percepiscano qualcosa, provo a stare bravo nel seggiolone a giocare col mio nuovo pupazzo ma…

Discutono, adesso urlano, se ne dicono di tutti i colori, io sono ancora piccolo ma già molte cose le capisco, vorrei farmi minuscolo in un angolo della casa ma il seggiolone mi opprime, è la mia prigione.

Discutono sempre più forte, sbattono le porte e io piango. Piango perché mi danno fastidio le urla, piango per provare a farli smettere attirando l’attenzione su di me, piango ma sembro invisibile, cosa ho fatto di male?

Continuano come se nulla fosse mentre io resto ancora là terrorizzato, loro pensano che io non capisca invece queste urla me le porterò per sempre come quelle scene nella mia mente, sarò adulto ma quelle voci non finiranno mai di rimbombare nelle mie orecchie.